Elementi Navigazione

COME FARE PER

Assistenza protesica

 

 

A seguito del DPCM 12 gennaio 2017 – definizione e aggiornamento dei LEA disponendo in tema di assistenza protesica – che demanda alle Regioni il compito di fornire le indicazioni per migliorare l’appropriatezza prescrittiva, semplificare e omogeneizzare i percorsi organizzativi e clinico assistenziali dell’assistenza protesica, la Regione Lazio ha stabilito con la Determinazione n. G1086 del 5 agosto 2019 le Linee di indirizzo per l’assistenza protesica.

 

Aventi diritto

Hanno diritto alle prestazioni di assistenza protesica che comportano l’erogazione dei dispositivi contenuti nel nomenclatore gli assistiti di seguito indicati, in connessione alle menomazioni e disabilità specificate:

  • a) le persone con invalidità civile, di guerra e per servizio, le persone non vedenti e sordomute di cui all’articolo 1, comma 2, della legge 12 marzo 1999, n. 68, in relazione alle menomazioni accertate dalle competenti commissioni mediche;
  • b) i minori di anni 18 che necessitano di un intervento di prevenzione, cura e riabilitazione di un'invalidità permanente;
  • c) le persone di cui alla lettera a) affetti da gravissime patologie evolutive o degenerative che hanno determinato menomazioni permanenti in epoca successiva al riconoscimento dell'invalidità, in relazione alle medesime menomazioni, accertate dal medico specialista;
  • d) le persone che hanno presentato istanza di riconoscimento dell’invalidità cui siano state accertate, dalle competenti commissioni mediche, menomazioni che, singolarmente, per concorso o coesistenza, comportano una riduzione della capacità lavorativa superiore ad un terzo, in relazione alle suddette menomazioni risultanti dai verbali di cui all’articolo 1, comma 7, della legge 15 ottobre 1990, n. 295;
  • e) le persone in attesa di accertamento dell'invalidità per i quali il medico specialista attesti la necessità e urgenza di una protesi, di un’ortesi o di un ausilio per la tempestiva attivazione di un progetto riabilitativo, in relazione alle menomazioni certificate ai fini del riconoscimento dell'invalidità;
  • f) le persone ricoverate in una struttura sanitaria accreditata, pubblica o privata, per le quali il medico responsabile dell’unità operativa certifichi la presenza di una menomazione grave e permanente e la necessità e l’urgenza dell’applicazione di una protesi, di un’ortesi o di un ausilio prima della dimissione, per l’attivazione tempestiva o la conduzione del progetto riabilitativo. Contestualmente alla fornitura della protesi o dell’ortesi deve essere avviata la procedura per il riconoscimento dell’invalidità;
  • g) le persone amputate di arto, le donne con malformazione congenita che comporti l'assenza di una o di entrambe le mammelle o della sola ghiandola mammaria ovvero che abbiano subito un intervento di mastectomia e le persone che abbiano subito un intervento demolitore dell'occhio, in relazione alle suddette menomazioni;
  • h) le persone assistite in regime di ospedalizzazione domiciliare, di dimissione protetta o di assistenza domiciliare integrata per le quali il medico specialista certifichi la necessità di un dispositivo di serie di cui all’elenco 2B, a fronte di una grave disabilità transitoria, per il periodo necessario al recupero delle funzioni, sulla base delle disposizioni adottate dalle regioni in materia di riutilizzo dei suddetti dispositivi. per tali finalità;
  • i) le persone affette da una malattia rara di cui all’elenco allegato al decreto ministeriale 18 maggio 2001, n. 279, come modificato dal presente decreto,  accertata da un presidio della Rete ai sensi dell’articolo 5, comma 4, del  medesimo decreto ministeriale, in relazione alle menomazioni correlate alla malattia.

L’erogazione di dispositivi provvisori e temporanei è prevista nei nuovi L.E.A. per le donne con malformazione congenita che comporti l'assenza di una o di entrambe le mammelle o della sola ghiandola mammaria ovvero che abbiano subito un intervento di mastectomia; le persone con enucleazione del bulbo oculare; Le persone con amputazione di arto hanno diritto al dispositivo provvisorio in alternativa al dispositivo temporaneo.

Per quanto attiene poi  ai presidi monouso all’art. 11 comma 1 del D.P.C.M. 12/01/2017 è esplicitato che: “agli assistiti tracheostomizzati, ileostomizzati, colostomizzati e urostomizzati, agli assistiti che  necessitano permanentemente di cateterismo, agli assistiti affetti da grave incontinenza urinaria o fecale cronica, e agli assistiti affetti da patologia cronica grave che obbliga all'allettamento, sono garantite le prestazioni che comportano l'erogazione dei dispositivi medici monouso”. Pertanto per l’erogazione di:

  • Ausili per tracheostomia
  • Ausili per stomia
  • Prodotti per terapie personali
  • Convogliatori urinari
  • Raccoglitori di urina
  • Ausili assorbenti l’urina (ed altre deiezioni)

è sufficiente che la condizione di avente diritto alle prestazioni sia certificata dal medico specialista del Servizio sanitario nazionale, dipendente o convenzionato, competente per la specifica menomazione o disabilità.


Modalità di accesso

La prescrizione dei dispositivi protesici è redatta da un medico specialista del SSN, dipendente o convenzionato, non in attività libero professionale competente per tipologia di menomazione o disabilità. Per motivi di urgenza è fatta salva la possibilità da parte del MMG e del Pediatra di poter prescrivere gli ausili monouso (cateteri, sacche ecc.) limitatamente ad un primo fabbisogno  trimestrale in attesa della visita specialistica.

Nel caso in cui l’assistito sia ricoverato in una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata col SSR, la prescrizione dovrà essere redatta dal medico Responsabile dell'unità operativa in cui il paziente è ricoverato. Lo specialista dovrà certificare anche la contestuale necessità e urgenza dell'applicazione della protesi/ortesi/ausilio prima della dimissione, per l'attivazione tempestiva o la conduzione del progetto riabilitativo, a fronte di una menomazione grave e permanente.

Il medico specialista, in seguito ad una completa valutazione clinica e strumentale dell'assistito compila il modulo per la fornitura di protesi indicando:

  • data di prescrizione;
  • dati anagrafici/residenziali dell'assistito;
  • diagnosi dettagliata;
  • dispositivo prescritto, completo di codice identificativo riportato nel nomenclatore in vigore ed eventuali adattamenti necessari per la sua personalizzazione;
  • programma terapeutico di utilizzo del dispositivo comprendente il significato terapeutico e riabilitativo, le modalità, i limiti e la prevedibile durata di impiego del dispositivo, le possibili controindicazioni e le modalità di verifica del dispositivo in relazione all'andamento terapeutico.

 

Per tutti gli ausili non monouso è obbligatorio il collaudo da parte del medico prescrittore entro 20 giorni dalla fornitura. Pertanto, il medico prescrittore dovrà programmare tale valutazione.

Ogni prescrizione deve riportare timbro e firma dello specialista prescrittore e timbro e firma della struttura pubblica/ convenzionata.

La prescrizione va inviata tramite la procedura guidata presente sul portale aziendale di ASL ROMA 6, unitamente alla ulteriore documentazione ivi richiesta e specificata.