I Piani Sociali di Zona e l’organizzazione del Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali
Nella Regione Lazio la programmazione e l'organizzazione del Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali sono disciplinate dalla Legge Regionale n. 11 del 10/08/2016 e dalla Legge dello Stato n. 328 del 08/11/2000
Nella prospettiva di un welfare comunitario, gli interventi di promozione della convivenza e della coesione sociale, della prevenzione e gestione dei conflitti individuali e sociali, realizzati anche attraverso attività di mediazione sociale, culturale e comunitaria, rappresentano elementi essenziali del sistema integrato. Tali interventi e quelli che valorizzano il protagonismo e la partecipazione diretta delle comunità locali, anche ai fini dello sviluppo e della salvaguardia delle tradizioni e delle tipicità, attraverso l’aggregazione, la cittadinanza attiva e responsabile, lo sviluppo locale e comunitario, costituiscono parte integrante dei Piani Sociali di Zona.
Piani sociali di zona
Il Piano Sociale di zona è lo strumento di programmazione locale degli interventi e dei servizi socioassistenziali negli ambiti territoriali dei Distretti Sociosanitari, individuato dall'art. 19 della L 328/2000 e dall'art. 48 della LR 11/2016. Attraverso il Piano Sociale di zona i Comuni del Distretto Sociosanitario, associati tra di loro e di intesa con la ASL, con il concorso di tutti i soggetti attivi nella progettazione, definiscono il sistema integrato di interventi e servizi sociali del loro territorio.
I Distretti Sociosanitari
La Regione Lazio con la Deliberazione 17 ottobre 2017, n. 660 ha individuato 36 Distretti Sociosanitari, con una speciale prerogativa riservata a Roma Capitale che, per lo svolgimento delle funzioni e dei compiti di cui all’articolo 35 della legge Regionale 26/2011, si avvale degli organi di decentramento amministrativo previsti dal capo IV del proprio Statuto. I distretti di norma sono rappresentati da un comune capofila, scelto dall'assemblea dei Sindaci di distretto ed individuato quale interlocutore primario della Regione.
Nella ASL Roma 6 i sei Distretti Sociosanitari coincidono con il territorio dei sei Distretti Sanitari in cui è articolata l’intera ASL e che hanno la seguente composizione (in corsivo i Comuni attualmente capofila):
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Distretto 6.1: Rocca Priora, Rocca di Papa, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Frascati, Grottaferrata, Colonna
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Distretto 6.2: Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano di Roma, Lanuvio, Nemi
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Distretto 6.3: Ciampino, Marino
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Distretto 6.4: Ardea, Pomezia
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Distretto 6.5: Velletri, Lariano
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Distretto 6.6: Anzio; Nettuno
Per la programmazione territoriale di alcuni servizi socioassistenziali e sociosanitari (servizi e strutture residenziali, progetti e programmi sperimentali, iniziative a favore delle persone affette da Alzheimer) destinati ai bacini di utenza più ampia del singolo distretto sociosanitario, la stessa DGR 660/2017 ha individuato un secondo livello territoriale denominato “sovrambito”, che nella ASL Roma 6 riguarda l’intero territorio per alcune azioni, e tre Sovrambiti individuati nell’associazione dei Distretti Sociosanitari 6.1+6.3, 6.2+6.5 e 6.4+6.6, in ragione della contiguità territoriale, della natura geografica, della dimensione demografica e ampiezza il più possibile omogenee, delle correlazioni relative alla rete infrastrutturale e maggiore facilitazione nella realizzazione di servizi.
L'Ufficio di Piano
Presso il comune/ente capofila è costituito l'Ufficio di Piano, la struttura tecnico/amministrativa, gerarchicamente autonoma, per l'esercizio associato dei servizi sociali distrettuali e l'attuazione del Piano Sociale di Zona. L'azione strategica dell'Ufficio di Piano si attua infatti essenzialmente attraverso la circolazione delle informazioni, l'attivazione di tavoli di lavoro tematici e di ordine generale, momenti di verifica e valutazione dei risultati raggiunti.
La ASL
L’Azienda Sanitaria Locale rappresenta l'interlocutore privilegiato per la realizzazione dell'integrazione sociosanitaria nell'ambito delle attività previste nel Piano di Zona. Essa partecipa alla fase di programmazione, gestione e verifica degli interventi integrati.
La ASL garantisce, secondo la normativa vigente e secondo le modalità individuate nei piani attuativi aziendali, nei programmi delle attività territoriali e nei piani sociali di zona, le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale e le prestazioni sociosanitarie ad elevata integrazione sanitaria, garantendone l'integrazione, su base distrettuale, con le prestazioni sociali a rilevanza sanitaria di competenza dei comuni, concorrendo con proprie risorse finanziarie in coerenza con gli indirizzi programmatici regionali.
Contenuti del Piano di Zona
Il piano sociale di zona, predisposto sulla base delle indicazioni del piano sociale regionale, è lo strumento di programmazione degli interventi e dei servizi del sistema integrato locale da realizzare nell’ambito del distretto sociosanitario. Ha durata triennale e viene aggiornato annualmente.
Il piano sociale di zona, previa analisi e valutazione dei bisogni e dell’offerta dei servizi nell’ambito territoriale di riferimento, è definito in coerenza con la programmazione sanitaria di ambito regionale distrettuale e dell’azienda sanitaria locale e, secondo l'art. 48 (Piano sociale di zona) della LR 11/2016, prevede in particolare i seguenti contenuti:
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gli obiettivi strategici e le priorità di intervento;
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gli obiettivi economici e finanziari da assegnare ai responsabili dell’attuazione del piano finalizzati alla loro valutazione;
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la programmazione e il coordinamento dei servizi e degli interventi del sistema integrato;
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gli strumenti e i mezzi per la realizzazione e la gestione dei servizi e degli interventi del sistema integrato;
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gli indirizzi per l’organizzazione e la gestione coordinata e integrata nell’ambito del distretto sociosanitario delle prestazioni sociali a rilevanza sanitaria, a carico dei comuni, con le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, a carico dell’azienda sanitaria locale, d’intesa con l’azienda sanitaria locale;
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le risorse finanziarie e la relativa ripartizione degli oneri tra azienda sanitaria locale e comuni per l’erogazione a livello distrettuale delle prestazioni sociosanitarie di cui alla lettera "e");
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le modalità per realizzare il coordinamento con gli enti che gestiscono i servizi territoriali, con particolare riferimento ai servizi educativi e scolastici e a quelli gestiti dall’amministrazione penitenziaria e della giustizia;
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le modalità e gli strumenti per il monitoraggio sullo stato dei bisogni e del sistema locale dei servizi che consentano la misurabilità degli obiettivi assegnati e l’identificazione delle inefficienze;
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i criteri per la valutazione di impatto della programmazione effettuata a livello locale;
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le forme e le modalità di partecipazione dei cittadini e degli utenti al controllo della qualità dei servizi.
Con Deliberazioni annuali e sulla base del Piano Sociale Regionale la Regione Lazio stabilisce le linee guida per la redazione e la presentazione dei Piani di Zona. Il Piano Sociale Regionale è il principale strumento di pianificazione regionale del Sistema Integrato: ha durata triennale, viene predisposto dalla Giunta regionale, in modo partecipato con gli altri stakeholders del Sistema, e approvato dal Consiglio Regionale. Ad esso si attengono gli Enti locali, Comuni e Distretti socio- assistenziali, nella predisposizione dei Piani Sociali di Zona.
In particolare, il Piano Sociale Regionale individua:
- gli obiettivi di benessere sociale da perseguire;
- gli stati di bisogno e le aree e le azioni prioritarie di intervento;
- le tipologie dei servizi e degli interventi che costituiscono i livelli essenziali di prestazioni da assicurare in modo omogeneo sul territorio;
- i parametri per la valutazione delle condizioni di accesso prioritario alle prestazioni;
- le modalità di verifica dei risultati;
- le modalità di erogazione delle prestazioni sociali da garantire sul territorio regionale e le condizioni di esigibilità delle medesime;
- le modalità di raccordo fra la programmazione regionale e quella locale;
- l’entità e le modalità di finanziamento del sistema integrato;
- gli obiettivi e le priorità per la concessione dei contributi per spese di investimento;
- i criteri di ripartizione fra i distretti socio¬sanitari delle risorse finanziarie;
- i parametri per la determinazione del sistema tariffario e della compartecipazione degli utenti ai costi delle prestazioni;
- i criteri per la sperimentazione di servizi e interventi volti a rispondere a nuovi bisogni sociali e a introdurre modelli organizzativi e gestionali innovativi;
- i programmi speciali di intervento sociale finalizzati alla riqualificazione di specifiche aree territoriali o alla soluzione di particolari problematiche sociali;
- il fabbisogno di strutture residenziali e semi-residenziali;
- le modalità per il coordinamento e l'integrazione dei servizi socio¬assistenziali con quelli sanitari ed educativo¬scolastici;
- le esigenze e gli ambiti di formazione, riqualificazione ed aggiornamento degli operatori sociali e socio¬sanitari nell'area dell'assistenza sociale;
- le risorse per la realizzazione ed il funzionamento del sistema informativo dei servizi sociali;
- le modalità per la programmazione partecipata e per il coinvolgimento degli utenti nel controllo della qualità dei servizi e degli interventi del sistema integrato.
Documentazione
- Distretto 6.1 Colonna, Frascati, Grottaferrata (Capofila), Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Rocca di Papa, Rocca Priora
- Distretto 6.2 Albano Laziale (Capofila), Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano di Roma, Lanuvio, Nemi
- Distretto 6.3 Ciampino, Marino (Capofila)
- Distretto 6.4 Ardea, Pomezia (Capofila)
- Distretto 6.5 Lariano, Velletri (Capofila)
- Distretto 6.6 Anzio, Nettuno (Capofila)
- UOC Affari Generali e Istituzionali
- UOC Acquisizione Beni e Servizi
- UOC Autorizzazioni Accreditamento e Controlli
- UOC Controllo di Gestione e Co.An.
- UOC Formazione e Comunicazione
- UOC Gestione Economico Finanziaria
- UOC Gestione Risorse Umane
- UOC Innovazione e Qualità
- UOC Integrazione Socio Sanitaria e Welfare di Comunità
- UOC Ingegneria Ospedaliera e delle Tecnologie Sanitarie
- Coordinamento Medici Competenti
- Servizio di Prevenzione e Protezione
- UOC Sviluppo Organizzativo e Rischio Clinico
- UOC Sistemi Informativi Sanitari
- UOSD Sistemi Informatici
- UOC Ufficio Tecnico e Patrimonio
- Come fare per
- Prenotare una visita
- Disdire una prenotazione
- Ticket, esenzioni e rimborsi
- Scegliere il medico di base/pediatra
- Ritirare referti e cartelle cliniche
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La ASL Roma 6 tutela la salute della popolazione nell’ambito del suo territorio di assegnazione. Elenco e link ai comuni appartenenti.